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Filipino Silat

Pangulong Guru Krishna Godhania nei suoi viaggi nelle Filippine nella regione di Mindanao ha avuto modo di apprendere uno stile denominato dai locali Filipfoto-silat-filippino-marcoino Silatin quanto risentiva fortemente dell’influenza delle Arti Marziali della vicina Indonesia.

Non si tratta di uno specifico stile di Silat Indonesiano, ma piuttosto del risultato dell’assorbimento nell’Arnis e nel Panantukan di strategie e tecniche di combattimento apprese dalla vicina Indonesia.  Si tratta soprattutto di proiezioni, di spazzate, di tecniche di squilibrio e rottura degli arti  o del collo che si integrano perfettamente con le tecniche filippine di box (Panantukan), di calcio (Pananjakman), di leva articolare  (Lujog) o semplicemente di lotta (Dumog).

Seguendo la logica filippina, domina l’efficienza e quindi le entrate percussive che precedono  sempre le tecniche di veloce atterramento ed annientamento dell’avversario, tipiche del Silat Indonesiano.  Si studiano attentamente i vantaggi strategici che una discesa al suolo può comportare , ma sempre si cerca di evitare un coinvolgimento a terra, assai pericolo in caso della presenza di armi o più avversari.  Ogni posizione di guardia o di controllo deve consentire in ogni moneto di monitorare a 360{40411bfc2fbd976684b61743b1a894705130edf89f3e9e488d45b6d68c682b2f} tutto l’ambiente circostante.

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Lo studio è organizzato in modo progressivo a partire dalle tecniche di percussione e di gestione delle entrate che costituiscono struttura base del programma assieme all’attento studio (tipico del Silat) del posizionamento del proprio corpo rispetto a quello dell’avversario, in modo tale da facilitare il proseguo delle tecniche.

Il programma tecnico è suddiviso in settori, a seconda  della strategia principale (attacco o difesa), della tecnica portata dall’attaccante (pugno, calcio, gomitata, gionocchiata, proiezione, leva), il posizionamento del proprio corpo rispetto all’avversario  (es stessa gamba avanti o opposta, ingresso interno, esterno o misto), entrambi in piedi o uno dei due in ginocchio o a terra.

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Come di consueto avviene nell’Arnis Filippino ci sono poi le transizioni alle armi, in cui dominano quelle di derivazione Indonesiana, quali il karambit, l’artiglio dell’aquila (panatukan karambit)  e il Sarong (i cui principi possono essere facilmente applicati ad altre armi flessibili).

Al fine di evitare sovrapposizioni nella nostra scuola lo studio del Filipino Silat si inizia dopo aver superato nel corso di Warrors Eskrima i moduli avanzati di Panantukan e Pananjakman e quelli di Lujog e Dumog.Krishna Godhania Karambit Filipino Silat Kali