
SUMMA MAXIMA dal latino significa massima somma, nel senso di massima sinergia tra gli elementi, intesi come conoscenze o persone, alla continua ricerca di un sapere ampio e profondo. Nel mondo Antico era detta Summa Maxima la famosa Biblioteca di Alessandria d’Egitto, crogiolo della cultura dell’epoca.
Warriors Arts in quanto il nostro primo obbiettivo è lo studio delle Arti Marziali, intese come Arti Guerriere (e in questo richiamiamo anche uno dei nostri stili preferiti – il Warriors Eskrima), volte alla conoscenza di se stessi e al confronto con gli altri in senso ampio. Non limitiamo il nostro studio ad un solo settore del combattimento o ad una specifica Arte Marziale o Sistema od Arma, in quanto a nostro avviso un Guerriero per essere completo deve avere una conoscenza ampia raggiungibile solo con lo studio di più Stili ed Armi, anche se è naturale avere una preferenza per solo alcuni di questi. Spesso lo studio e la pratica di Arti Marziali diverse da quelle usualmente praticate permette di migliorare in modo significativo anche la conoscenza dello stile di riferimento, aprendo la mente a nuove possibilità e sinergia, aiutando a formare una propria identità più completa nel campo delle Arti Marziali, nella naturale ricerca di un proprio Stile di combattimento nel rispetto di quanto appreso. Il rispetto per le Arti Marziali studiate va inteso nel senso più ampio, anche aiutandone la diffusione e la preservazione dei contenuti senza mescolarli con elementi estranei.
Il concetto di Summa/Somma richiama anche l’esigenza di non isolarsi, ma cercare la sinergia con gli altri , senza porre barriere o vincoli legati a gelosie, in quanto la conoscenza deve muoversi libera e permeare il “gruppo”. Solo con il confronto e la vicinanza ad altri individui le nostre vite e le nostre idee assumono significato. Da soli si è soli, ma già in due o in tre si assume la forza del gruppo e la coesione permette di moltiplicare le forze.
Il nostro LOGO racchiude diversi elementi e racconta delle nostre origini, dei nostri valori, del nostro pensiero e del nostro modo di combattere.
Nel logo dominano due animali, per ribadire il concetto di Summa/Somma e di equilibrio tra le forze e gli elementi, Terra/Cielo – Forza (Leone)/Leggerezza(Aquila).
Il LEONE è quello mitologico Alato di San Marco (o Marciano), anche simbolo della città di Venezia (e più in generale della sua Gloriosa Repubblica), ma rispetto a questo ultimo con delle diversità.
Rispetto alla visione più classica non vi è l’aureola, in quanto lo volevamo in una versione più terrena e se generalmente impugna una spada o regge un libro (erroneamente scambiato per vangelo dato che San Marco è uno dei quattro evangelisti), nel nostro caso sulla destra impugna un antico GLADIO ROMANO (che ci riporta al Glorioso Impero Romano ma anche come dirò in seguito agli “Arditi”) e sulla sinistra è posta una figura a metà tra un GRANDE LIBRO aperto ed uno SCUDO (a forma di cuore). Gli occhi del Leone sono rossi in quanto una delle rappresentazioni più note di tale simbolo, la statua posta sulla colonna in Piazza San Marco (Venezia), un tempo aveva due grandi rubini come occhi, che però scomparvero dopo che la statua fu depredata e poi riconsegnata dall’esercito Napoleonico. Gli occhi rossi simboleggiano per noi anche la vitalità della figura mitologica e come dagli occhi spesso traspare la natura del guerriero.
Il Leone alato dell’Evangelista San Marco si ritrova anche nel versetto dell’Apocalisse di San Giovanni (4,7) ed è uno dei 4 esseri viventi posti attorno al Trono dell’Onnipotente. Il Leone (“Re della Foresta”) è simbolo di Forza e Maestosità, le sue Ali rappresentano l’elevazione spirituale.
Da un punto di vista popolare il Leone quando ha il libro aperto simboleggia la Pace, quando invece il libro è chiuso o il Leone ha la spada si indica Guerra. La presenza contemporanea di spada e libro aperto rappresenta la Giustizia, equilibrio tra i due elementi (“bilancia”), ma ha diversi altri significati a noi cari:
- offriamo la pace (il libro che in una versione popolare rappresenta anche il Vangelo dato che si riferisce all’Evangelista San Marco) ma siamo preparati anche alla Guerra (il Gladio)
- con il Gladio siamo pronti a difendere ciò che per noi è caro, i nostri valori, rappresentati sul lato opposto dal libro, anche a forma di Cuore. Un antico detto romano cita “Preparati alla Guerra se vuoi la Pace”
L’AQUILA posta sopra al Leone ha il corpo (ali, piumaggio) presi dalla FENICE, famoso Animale mitologico noto per rinascere dalle proprie ceneri, che risale agli antichi Egizi (Bennu), ma ripreso poi con le sembianze di un’Aquila dai Greci e successivamente dalle altre Civiltà dai Romani alla Repubblica di Venezia. La rinascita dalle ceneri simboleggia la capacità che dobbiamo avere di risollevarci dopo ogni sconfitta o dolore. Con il termine Fenice si indica anche un essere unico, di cui non si conoscono eguali, inafferrabile (altra accezione a noi cara).
Nella cultura Cinese FENG (la Fenice) rappresenta il potere e la prosperità ed è appunto un uccello mitologico che non muore mai, vola lontano ed osserva con occhi acuti il paesaggio circostante. Il significato di questa ultima caratteristica è chiaro ed importante “monitorare con attenzione l’ambiente che ci circonda raccogliendo e rielaborando informazioni indispensabili per stabilire i nostri obbiettivi e linee di azione”.
Nella cultura Buddista ed Induista la Fenice si chiama Garuda, animale con le sembianze dell’Aquila assunto anche come simbolo dell’Indonesia, patria nativa di uno dei nostri stili preferiti, il Penciak Silat.
L’Aquila, favoloso rapace dominatore dei cieli, per la sua Maestosità è stata assunta nel tempo come simbolo di innumerevoli culture, per la Sue capacità predatirie e di osservare, dominare dall’alto.
IL GLADIO, richiama il glorioso Impero Romano e nella guardia vi è inciso il nome della Nostra patria, “ITALIA”, in quanto nonostante la grande ricerca compiuta nello studio delle Arti Marziali di altri popoli, siamo comunque fieri della nostra provenienza che teniamo ribadire.
Il Gladio, in mezzo a due ramoscelli di quercia e alloro è stato inoltre il logo dei nostri gloriosi ARDITI, corpo speciale d’assalto che tanto si distinse nella Grande Guerra, per coraggio, audacia ed abilità nel combattimento ravvicinato e l’uso del pugnale.
Il ramoscello di alloro rappresenta la “sapienza, gloria e vittoria” , quello di quercia la “forza delle radici e la stabilità”. Nella nostra rappresentazione i due ramoscelli nascono da un semplice bastone, a significare che il bravo Maestro deve saper fare nascere la forza e la vittoria anche da un elemento apparentemente privo di doti particolari. Costanza impegno e dedizione sono invece caratteristiche necessaria per l’ottenimento di un buon risultato.
Il Gladio è un’arma a doppio filo e come tale ci ricorda che se un filo è puntato verso l’avversario, l’altro è rivolto verso di noi, per cui nell’impugnare e maneggiare un’arma dobbiamo sempre essere consci dei pericoli e delle conseguenze che queste possono comportare.
A racchiudere i vari elementi una catena, perché tutti abbiamo dei vincoli e delle limitazioni (reali o mentali), ma questi possono essere rimossi e superati o con la forza, rappresentata dal bastone (in basso) o con la leggerezza di un’ala (in alto). In altre parola è indispensabile prendere coscienza dei nostri limiti e dei vincoli imposti alla nostra azione, ma tal volta bisogna cercare di superarli con il solo uso della saggezza e della flessibilità o se necessario con la forza.
I simboli contenuti nel logo richiamano la nostra FILOSOFIA DI COMBATTIMENTO:
- il GLADIO, perché nella Nostra Scuole si studiano anche le Armi e i nostri Stili sono essenzialmente Blade Oriented, ossia spesso basati sulle strategie e meccanismi motori tipici del combattimento con Armi da Taglio (coltelli)
- Lo SCUDO, l’importanza della difesa, specie nel combattimento con armi ogni strategia non può prescindere da una buona difesa.
- Attacco e difesa devono essere in equilibrio.
- IL LEONE, rappresenta il coraggio, l’aggressività e la forza che sempre devono animare il nostro combattimento.
- Il Leone è un Felino e come tale rappresenta anche lo stile HARIMAU (tigre) che tanto influenza il nostro modo di combattere
- OCCHI ROSSI, simboleggia da un lato la condizione mentale che bisogna avere nel combattimento
- (mente “vuota” ma aggressività e determinazione) dall’altro la capacità di percepire dall’avversario le sue emozioni e le sue strategie
- L’AQUILA, monitorare continuamente l’ambiente circostante onde evitare insidie, pianificare (dall’alto) un’adeguata strategia di attacco prima di agire in modo fulmineo (come l’Aquila scende sulla sua preda).
- L’Aquila è anche simbolo dell’Indonesia e quindi del Silat e la sua testa stilizzata è un logo del Sayoc Kali.
- Le ALI DELL’AQUILA, indicano un modo o meglio un movimento elementare con cui può essere sviluppata un’elevata forza e potenza anche da un elemento apparentemente non rigido e forte.
- A questo abbiniamo il principio della “frusta” e “dell’onda”. Le ali e quindi il “volo” simboleggiano anche la capacità di variare le strategie e i livelli di attacco/difesa
- Gli ARTIGLI (del Leone) e i ROSTRI (dell’Aquila), rappresentano la nostra preferenza per l’utilizzo delle mani aperte come armi, in cui il pugno è solo una delle tante forme che la mano può assumere. L’artiglio (della tigre) rappresenta poi il Karambit (FAMOSO COLTELLO Indonesiano dalla lama ricurva e l’anello alla fine dell’impugnatura) e i rostri dell’Aquila il Panantukan Karambit o La Griffe/Claw knife (piccolo coltello dalla lama ricurva ed anello tra lama ed impugnatura), ed altre armi o Oggetti Comuni da noi studiati nel Close Combat . L’utilizzo dei Punti di Pressione accentua il concetto di uso delle mani aperte come arma, in quanto ne aumentano l’efficacia.
- I RAMOSCELLI, l’importanza della flessibilità e nuovamente “dell’effetto frusta”
- Il BASTONE, elemento con cui spesso si rappresenta l’Arnis de Mano, Kali, Eskrima, Arti Marziali tipicizzate da tale arma, anche se nel nostro studio abbiamo focalizzato, come citato, lo studio sugli stili balde oriented, ma certamente non dimenticando l’importanza delle Armi da Percussione. L’Abbinamento BASTONE, RAMOSCELLO simboleggia l’importanza nella gestione del combattimento dell’alternanza tra morbido/ flessibile e duro. A tali elementi si riconduce anche la strategia del ritmo spezzato (broken rhythm), resa famosa anche da Bruce Lee, che nel suo ultimo film Game of Death ce lo insegnò proprio utilizzando un ramoscello contro un Bastone impugnato dal GM Dan Inosanto.
- La CATENA (attorno al logo), racchiude i principi delle Armi Flessibili, ma anche tecniche di combattimento, per la capacità di adattarsi alle forme dell’oggetto su cui è appoggiata o avvolta.
- Collegato a tale elemento Vi è poi il concetto descritto sopra di prendere coscienza dei propri limiti, dei vincoli ambientali e di cercare di superarli con la leggerezza delle ali dell’aquila o con la forza del bastone.
- L’INTERSEZIONE tra il bastone, LINEA RETTA, e il CERCHIO, costituito dalla catena, racchiudono un importante concetto sullo studio delle GEOMETRIE DEL COMBATTIMENTO, a cui dedichiamo ampio spazio.